Alvise Vivarini (Venezia, 1445 circa – 1503/1505)
Madonna con il Bambino e angeli musicanti
Olio su tavola, 77x81 cm
Chiesa del Redentore, Venezia
Questo dipinto rappresenta una variante di un tema più volte affrontato dall'artista nella cospiqua produzione in ambito veneto dell'iconografia riguardante la Vergine col Bambino a mezza figura, in questo caso accompagnata da due angioletti musicanti. Rispetto all'interpretazione di tale soggetto che ne danno Giovanni Bellini e Cima da Conegliano, Alvise tende a ridurre l'aspetto affettivo-emozionale privilegiando quello dei rimandi simbolici ad esso legati. Qui in particolare si osserva un'insistito richiamo al destino sacrificale di Cristo. Il Bambino dormiente poggiato sulle ginocchia della Madre allude alla futura passione e morte, simboleggiata anche dal cardellino poggiato sopra il drappo verde. La ieratica figura della Vergine osserva in atteggiamento meditativo il figlio, presagendo il destino di sofferenza che lo attende. Ulteriori rimandi sono poi costituiti dalle ciliege associate al sangue di Cristo e dalla stessa collocazione della Vergine col Bambino che sembrano quasi posti dentro un sacello funebre. Sul piano stilistico l'opera mostra l'influenza esercitata su Alvise dalla pittura di Antonello da Messina, nel modo in cui la luce chiara e avvolgente rivela dei volumi torniti che, a differenza del messinese, appaiono più duri e profilati, con esiti non troppo difformi da quelli di Cima da Conegliano.