Alvise Vivarini (Venezia, 1445 circa – 1503/1505)



Cristo portacroce
Olio su tela, 170x148 cm
Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Venezia

Il dipinto databile al 1474 e attualmente conservato nella sacrestia costituisce una delle prime raffigurazioni della figura isolata del Cristo portacroce in ambito veneziano. Tale immagine inoltre si presenta nel formato a figura intera assai raro nella pittura italiana del Rinascimento. Una parte della storiografia artistica ritiene che il dipinto, realizzato su una tela sottile, fosse in realtà uno stendardo processionale. Il culto della croce infatti aveva conosciuto una certa diffusione nel Quattrocento e a Venezia la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista ne conservava una presunta reliquia. Tale soggetto conoscerà poi larga diffusione nel formato a mezza figura destinato alla devozione privata. In quest'opera la forza icastica della figura di Cristo è in parte dovuta al paesaggio semplice e spoglio che non presenta alcuna divagazione narrativa e sul quale spicca il manto scuro di Cristo. Di efficace resa emotiva è la torsione della testa che volge lo sguardo dietro di sé e che poteva idealmente rivolgersi al corteo dei fedeli in processione al suo seguito.



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