Giuseppe Maria Crespi (Bologna 1665-1747)



Sacra Famiglia (1688)
Olio su tela, 260x185 cm

Madonna del Carmine e i santi Simone Stock e Antonio da Padova
Olio su tela, 300x185 cm

Bergantino, chiesa parrocchiale

La tela venne dipinta su commissione del Bolognese Girolamo Calorie, nel 1688 stando alla testimonianza del figlio dell'artista Luigi Crespi. L'opera attesta la fase giovanile del pittore allora ventitreenne nella quale si manifestano le suggestioni dai maestri bolognesi della prima metà del Seicento, come Guido Reni e Francesco Albani, ma anche di Simone Cantarini e Michele Pasinelli. Particolarmente vicina al gusto del Reni appare la figura della Vergine, nella postura delle braccia e nell'espressione del volto che comunicano un languido patetismo. Sopra le due figure di osserva il Cristo fanciullo al centro attorniato da una moltitudine di angioletti recanti i simboli della passione, con in alto la figura dell'eterno padre e la colomba dello Spirito Santo. Tutta la parte superiore è immersa in una luce chiara nella quale le figure perdono quasi la loro consistenza fisica, contrastando efficacemente con le figure di Giuseppe e Maria che acquistano così maggiore imponenza.

Questa seconda tela giunta nella chiesa dopo il 1693 si deve alla committenza di due fratelli di Bergantino Giulio e Domenico Bresciani. L'opera venne in passato ritenuta di un altro artista, ma successivamente ricondotta al pittore emiliano di cui appare una notevole realizzazione che prelude alla fase della piena maturità del Crespi. Rispetto all'opera precedente essa risulta più elaborata e meno convenzionale sul piano compositivo, in cui le pose delle figure si fanno più dinamiche. Il suo equilibrio complessivo è raggiunto da un intersecarsi di sguardi e movimenti che spezzano la più rigida simmetria della Sacra Famiglia. Qui inoltre comunica a farsi sentire l'intonazione naturalistica che connota una vasta parte della sua produzione artistica, quella che lo ha reso forse più celebre. Tale naturalismo si può notare in diversi particolari del dipinto come i contrastanti atteggiamenti dei due santi, Simone Stock con le braccia raccolte a ricevere lo scapolare dalla Vergine e Antonio con le braccia protese in estatica contemplazione, o ancora il bellissimo brano dell'angelo in alto a sinistra che guarda verso il basso.