Domenico Theotokòpoulos (El Greco, Candia, 1541 – Toledo 1614)



Adorazione dei pastori
Olio su tavola, 80 x 140 cm
Chiesa di San Michele di Piave

Il dipinto, la cui originaria provenienza è ignota, venne donato alla chiesa nel 1928. Venne riconosciuta come opera di El Greco da Eugenio Manzato dopo il restauro a cui l'opera fu sottoposta nel 1996. Lo stesso Manzato data la tavola nel periodo del soggiorno veneziano dell'artista che si colloca tra il 1567 e il 1570.
Il quest'opera è evidente la fase di passaggio nello stile del pittore che aveva visto i suoi esordi nell'ambito della pittura bizantina, ancora evidente nella tonalità degli incarnati e nella luce abbacinante del cielo, che in quegli anni stava conoscendo una rapida evoluzione sull'esempio dei maestri del manierismo veneziano come Tintoretto, Bassano e il Tiziano tardo. In quest'opera il pittore di riferimento è Jacopo Bassano dal quale si scorgono diversi prestiti sul piano compositivo, in particolare per le figure, sia dei pastori, con l'eccezione di quello accanto alla Vergine, sia di Maria e Giuseppe a sinistra. La sinuosità delle forme e dei movimenti di tali figure, oltre ad essere in linea con quelli che saranno gli esiti espressivi della sua attività matura, evidenziano il debito verso l'arte del pittore bassanese a sua volta suggestionato dalla raffinata pittura di Parmigianino dal quale rielabora appunto le qualità di sinuosità ed eleganza della linea e dei volumi che in parte ritroviamo anche in quest'opera. Parimenti a Jacopo Bassano si rifà la qualità luministica di certi dettagli, come l'emergere dalla penombra della figura di san Giuseppe e quella cromatica nella scelta di taluni colori, come il verde smeraldo della veste di alcuni pastori. Infine, un ulteriore rimando alle composizioni di analogo soggetto di Bassano si scorge nel rudere classico sul quale è costituita la rustica capanna.