Bartolomeo Montagna (Orzinuovi 1450 circa - Vicenza 1523)



Pietà con i santi Pietro, Giovanni Evangelista e Maddalena
Tela, 232x248 cm

Pietà
Affresco (staccato)

Santuario della Madonna di Monte Berico, Vicenza

Firmata e datata 5 aprile 1500 nel cartiglio ai piedi della Vergine con Cristo è una delle opere in cui meglio si esprime il carattere monumentale dell'artista. L'ambientazione è segnata dalle rocce squadrate in primo piano in cui trovano posto anche piccole tracce di vita costituite da due pianticelle e una farfalla. Le figure sono rivestite di ampi panneggi e le cui pieghe spigolose ne amplificano la connotazione plastica. Il volti e i gesti delle figure esprimono bene il pathos del momento, come quelle dei due apostoli Pietro e Giovanni, il primo dei quali si rivolge allo spettatore per aumentarne la partecipazione emotiva. L'artista rende mirabilmente la qualità di una luce tersa e brillante che permette di rendere con esattezza i particolari e di accentuare l'intensità dei colori. Il corpo livido di Cristo è raffigurato con notevole efficacia naturalistica e resa espressiva grazie alla luce che lo investe proveniente da destra mettendone in risalto il biancore esangue in alcuni che appare quasi più chiaro del perizoma punti e contrasta con il mantello blu scuro della Vergine. Dietro la figura di San Giovanni si intravede il sepolcro aperto pronto ad accogliere il corpo di Cristo mentre la roccia su cui poggiano le due figure principali, regolarizzata in forma di parallelepipedi, assume quasi il valore eucaristico di una mensa d'altare.
L'affresco staccato raffigurante anch'esso la Pietà non ha il carattere monumentale del dipinto su tela ed è probabilmente databile circa un decennio prima. Il panneggio della veste di Maria appare anche in questo caso piuttosto elaborato, mentre a differenza dell'opera precedente si osserva la connotazione realistica del sangue colato lungo in braccio destro di Cristo. L'iconografia della Vergine con il Cristo morto tra le ginocchia è un motivo di derivazione germanica noto come Vesperbild ("immagine del Vespro") che avrà una certa diffusione anche in Italia, basti pensare alla Pietà di Michelangelo in San Pietro del 1497-1499, e specialmente nella pittura veneta. Nel passaggio dalla cultura figurativa tedesca a quella italiana tale iconografia tende a perdere i caratteri di asprezza e forte drammaticità che la connotano per assumere un tono di maggiore lirismo patetico.