Tomaso da Modena (Tomaso Barisini, Modena 1325/1326 – dopo il marzo 1368)



San Romualdo, San Girolamo, Sant'Agnese e San Giovanni Battista metà del XIV secolo circa
Affresco
Chiesa di San Nicolò, Treviso

Affrescati su una delle colonne della navata sul lato sinistro vennero molto probabilmente eseguite poco dopo il ciclo dei domenicani illustri realizzato nella sala del capitolo dell'attiguo convento. San Girolamo è presentato in abito cardinalizio nella sua veste di studioso, raffigurato frontalmente all'interno di un piccolo studio in cui l'artista dispiega la sua grande abilità descrittiva. L'ambiente è caratterizzato infatti da tante dettagliate notazioni tra le quali una lettera che compare sotto la finestrella gotica in cui possiamo leggere l'intestazione al "Nobili et generoso viro Domino Jeronymo Dei Gratia Cardinalium uno". I vari libri aperti su cui sono riportati brani evangelici fanno riferimento alla sua opera di traduzione dei testi sacri in latino. San Romualdo siede invece su un trono ai piedi del quale compaiono due devoti uno dei quali mostra delle catene spezzate, evidentemente frutto dell'autorevole intercessione del santo presso Cristo a cui si riferisce il suo gesto indicante. Il lungo e semplice saio è mosso da pieghe e ricaschi meno decorativi e più realistici rispetto a quelli della veste di Girolamo e il suo volto dagli occhi un po' sgranati ci osserva con intensità. A completamento della decorazione le figure di Sant'Agnese e San Giovanni Battista dal quale è scomparsa l'insegna dell'agnello da lui tenuta in mano. Agnese con gli eleganti abiti di una dama del suo tempo ha un volto dolce e sereno reso con sottili trapassi di luce, che contrasta con quello del Battista connotato da una maggiore carica espressiva attraverso lineamenti più marcati e la chioma scarmigliata.